Presentazione Colombia Oro y Paz 2018

Tutto pronto per la Colombia Oro y Paz 2018. L’attesa per la nuova corsa a tappe sudamericana che andrà in scena dal 6 all’11 febbraio è finalmente finita. Prende quindi finalmente vita il progetto nato nel 2015, quando il patron della Postobon Miguel Escobar propose l’idea al presidente della federazione colombiana Jorge Ovidio Gonzales. Da quella chiacchierata è iniziata la cooperazione fra Escobar e Ovidio Gonzales per far nascere la corsa, trovando l’appoggio anche di alcuni dei corridori colombiani più importanti come Rigoberto Uran, Fernando Gaviria e Nairo Quintana. Proprio l’interesse e la collaborazione attiva di questi corridori ha permesso di avere una startlist di lusso, con 25 squadre al via fra le quali 4 WorldTour e 9 Professional.

Categoria: 2.1

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Percorso Colombia Oro y Paz 2018

Le sei tappe in programma di possono dividere in due blocchi. Le prime tre frazioni sono infatti favorevoli ai velocisti ed avranno come protagonista la città di Palmira, mentre le ultime tre tappe saranno di montagna, decisive per la classifica generale. La prima frazione si snoderà completamente a Palmira, con i corridori che dovranno affrontare per nove volte un circuito di 11,1 chilometri. Palmira ospiterà anche la partenza seconda tappa, con i corridori che si dirigeranno poi fino a Santander de Quilichao prima di far ritorno a Palmira. Anche in questo caso i protagonisti dovrebbero esser i velocisti visto che l’ultima salita è posta a più di 100 chilometri dalla conclusione. Per Palmira però non c’è due senza tre visto che anche la terza tappa partirà da lì. Quel giorno però i corridori arriveranno a Buga al termine di una giornata senza un metro di salita.

La situazione dal punto di vista altimetrico cambierà a partire da venerdì, con l’arrivo a El Tambo dopo gli ultimi 35 chilometri tutti in salita. I distacchi comunque non dovrebbero esser molto elevati nella quarta frazione, così come nel corso della tappa successiva. La tappa fra Pereira e Salento si concluderà infatti in salita, ma si tratterà di uno strappetto di 2,8 chilometri in cui sarà possibile limitare i danni. Discorso diverso per l’ultima tappa, con il duro arrivo a Manizales, una salita di 19,8 chilometri con alcuni tratti anche sopra il 20% di pendenza.

6/2 Prima Tappa: Palmira > Palmira [99,9 km] 7/2 Seconda Tappa: Palmira > Palmira [183,4 km] 8/2 Terza Tappa: Palmira > Buga [163,2 km] 9/2 Quarta Tappa: Buga > El Tambo [149,5 km] 10/2 Quinta Tappa: Pereira > Salento [163,7 km] 11/2 Sesta Tappa: Armenia > Manizales[187,7 km]

Favoriti Colombia Oro y Paz 2018

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Ovviamente, i padroni di casa saranno gli uomini più attesi. Il legame dei colombiani con i propri tifosi è sempre molto intenso e sulle strade di casa non vorranno mancare l’appuntamento. Particolarmente interessante sarà la coppia Sky composta da Egan Bernal e Sergio Henao, entrambi freschi del successo nel campionato nazionale. Il giovane ex Androni sarà presumibilmente l’ultimo uomo per il più esperto connazionale, che nella prova in linea ha già mostrato un’ottima gamba, mentre il talentino aveva stupito conquistando la crono. Da non dimenticare in squadra anche la presenza di Sebastian Henao.

Non mancheranno chiaramente gli sfidanti, a partire dal figlio prediletto Nairo Quintana. Capitano di una Movistar in cui potrebbe farsi notare anche Winner Anacona, il Condor debutterà la sua stagione in questa corsa senza grandi riferimenti, ma è pronto a dare spettacolo per il suo pubblico. Sicuramente non vorrà deludere neanche Rigoberto Uran che nel campionato nazionale non ha impressionato, ma che avrà anche lui qualche giorno di corsa per migliorare la propria forma. Con un bel supporto grazie a Daniel Martinez e Hugh Carthy, il portacolori della EF – Drapac potrà sicuramente farsi quantomeno notare.

Una interessante coppia anche per la nazionale colombiana che ha in Jarlinson Pantano e Darwin Atapuma i suoi uomini di riferimento, ma non bisognerà neanche sottovalutare le numerose formazioni locali che hanno in Fabio Duarte (Manzana Postobon), Oscar Sevilla (Medellin-Inder), Oscar Quiroz (Bicicletas Strongman), Juan Pablo Suarez (EPM), Alex Cano e Miguel Rubiano (Coldeportes-Claro), José Serpa (GW-Shimano), quasi tutte vecchie glorie pronte ad animare quella che è diventata sin da prima di correrla la corsa più importante del paese. E numerosi saranno i giovani di belle speranze che non vorranno perdere a loro volta l’occasione di farsi notare con un parterre che finora potevano solo sognare.

Tra i corridori locali che possono dire la loro nelle frazioni più impegnative non bisogna dimenticare anche Janier Acevedo e Daniel Jaramillo (UnitedHealthcare), Ivan Sosa (Androni-Sidermec), Brayan Sanchez (Holoweko-Citadel). Tra i pochi europei che possono cercare di contrastare i padroni di casa spicca indubbiamente Julien Alaphilippe (Quick-Step Floors), che ha indubbiamente le caratteristiche giuste per giocarsela con i big, facendo valere la sua esplosività. Anche il nostro Giulio Ciccone (Bardiani-CSF) potrebbe essere fra i pochi ad inserirsi nelle posizioni di vertice nelle tappe più impegnative.

Colombiano è anche il grande favorito per le frazioni che si dovrebbero concludere in volata. Fernando Gaviria (Quick-Step Floors) sarà infatti chiaramente l’uomo da battere negli sprint, potendo contare su alcuni dei suoi uomini migliori per lanciarlo. A sfidarlo, oltre ai connazionali Edwin Avila (Israel Cycling Academy) e Juan Sebastian Molano (Manzana Postobon), saranno soprattutto corridori italiani, anche se non bisogna sottovalutare neanche gli argentini Lucas Haedo (United Healthcare) e Mauro Richeze (Agrupacion Virgen de Fatima), fratello del suo apripista Max Richeze, che potrebbe a sua volta avere qualche spazio.

Abbastanza nutrita infatti in questo caso la pattuglia italiana con Matteo Malucelli (Androni-Sidermec), Davide Viganò (Italia), Andrea Guardini e Paolo Simion (Bardiani-CSF) pronti a gettarsi nella mischia.

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